top of page

Indennità di Accompagnamento e Assistenza Continua: Cosa Dice la Legge

  • Immagine del redattore: Tutela Invalidità
    Tutela Invalidità
  • 28 ott 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 8 apr



Indennità di accompagnamento e assistenza continua
Indennità di Accompagnamento e Assistenza Continua: Cosa Dice la Legge

L'indennità di accompagnamento è una prestazione economica erogata dall'INPS, destinata a persone con disabilità che incontrano difficoltà significative nelle attività quotidiane. Sebbene non sia richiesto un supporto continuo 24 ore su 24, la persona deve dimostrare di avere limitazioni funzionali che compromettono la sua autonomia. La valutazione riguarda la capacità di svolgere attività fondamentali come vestirsi, alimentarsi, muoversi all'interno dell'abitazione e curare la propria igiene personale.

La legge stabilisce che l'indennità di accompagnamento non è condizionata dalla presenza di assistenza continua, ma si basa principalmente sul grado di autonomia del richiedente. Pertanto, anche chi ha bisogno di aiuto in alcune attività quotidiane, ma non necessita di supporto costante, può comunque beneficiare dell'indennità di accompagnamento.


Come Fare Domanda per l'Indennità di Accompagnamento Senza Assistenza 24h

Per richiedere l'indennità di accompagnamento, è necessario presentare domanda all'INPS e sottoporsi a una visita medica per valutare il grado di non autosufficienza. La commissione dell'INPS esaminerà il livello di autonomia del richiedente e se riterrà che la persona abbia bisogno di un supporto per svolgere le attività quotidiane, concederà il beneficio. È fondamentale fornire documentazione medica dettagliata che descriva le difficoltà quotidiane. Le relazioni dei medici specialisti e gli accertamenti clinici sono essenziali per ottenere l’indennità, anche in assenza di un'assistenza continua. Il corretto supporto documentale è cruciale per accelerare il processo e avere una valutazione adeguata.


Cosa Fare Se la Richiesta Viene Rifiutata

Nel caso in cui la domanda per l'indennità di accompagnamento venga respinta, è possibile presentare ricorso. Il ricorso va presentato entro sei mesi dalla notifica del rifiuto e può essere effettuato sia in sede amministrativa che attraverso azioni legali. È consigliabile rivolgersi a esperti in tutela dell'invalidità per assistenza durante il processo di ricorso e per evitare errori burocratici.


Conclusioni

L'indennità di accompagnamento è un sostegno fondamentale per le persone con disabilità che necessitano di aiuti nelle attività quotidiane. Non è obbligatorio avere assistenza 24 ore su 24, ma la valutazione dell'autonomia è essenziale per determinare il diritto al beneficio. Se la domanda viene rifiutata, è possibile fare ricorso. In questi casi, è sempre consigliato rivolgersi a professionisti in tutela dell'invalidità per ottenere il massimo supporto. Chiama il numero 338 132 0936 e prendi un appuntamento senza impegno.


 
 
bottom of page